Per fare tutto… ci vuole cuore.
Quando ero bambina era molto di moda una canzone di Sergio Endrigo che diceva che “per fare tutto ci vuole un fiore”. Si partiva dal tavolo e si arrivava al fiore, con una logica ferrea che piaceva tanto. Oggi non voglio parlare né di fiori né di canzoni, ma di quel filo logico che sempre anima i percorsi della mia vita. Per cui, se dovessi utilizzare lo stesso processo di Sergio Endrigo, oggi direi che, per me, per fare tutto ci vuole… CUORE.
Le ultime settimane sono state costellate da incontri davvero straordinari, nelle sfera privata e in quella professionale (che nel mio caso coincidono). Ho condiviso momenti di grandi emozioni, di scambi di riflessioni, di unanime sentire con persone nuove ma in fondo a me estremamente affini. Sabato 17, a Piano C, uno spazio straordinario dedicato al co-working, insieme ad Antonietta di ARCHUB abbiamo portato un gruppo di vivacissimi bambini a fare un viaggio immaginario a Milano. “La mia Milano” è servita come punto di partenza per percorsi fantastici che hanno fatto assaporare ai nostri amici il gusto di scoprire la città. Non c’è stato mai bisogno di dire “facciamo finta che…”, “immaginate che…”: per i bambini tutto è possibile, basta volerlo. Con Antonietta e le ragazze che si occupano dello spazio Kids di Piano C ci siamo fatte delle matte risate e, libere da qualsiasi sovrastruttura tipica del mondo adulto, siamo salite davvero su quel bus immaginario e ci siamo godute la nostra bella Milano.
La magia dell’universo infantile si è ripetuta sabato 23, alla Libreria dei Ragazzi, il tempio del libro per bambini, il luogo straordinario voluto, concepito e realizzato da quel grande uomo che è stato Roberto Denti e da sua moglie Gianna. Per me, che nella vecchia sede della libreria, ho passato alcuni dei momenti più memorabili della mia infanzia, essere invitata come autrice è stato un po’ come vedere “consacrato” il mio lavoro. Ancora una volta, insieme a Sabrina, avevamo pensato di portare i nostri ospiti in viaggio a Milano, avevamo progettato di riempire con loro la nostra valigia e di condividerne il contenuto fatto di storie e disegni. Ma, come spesso avviene quando si hanno come interlocutori dei GENI di età inferiore ai 12 anni, tutto si è trasformato e, da Milano, siamo approdati alla costruzione di una nuova città, una nuova Milano piena di tutto quello che i bambini più amano: dalle torri al mare, dalle piante a un edificio a forma di pattino da ghiaccio, nulla è stato sacrificato e, per una volta, la fantasia si è trasformata in “architetto”di nuove possibilità. Ad ogni suggerimento che arrivava, ad ogni sua elaborazione, ad ogni tratto che usciva dalle punte colorate dei pennarelli di Sabrina, la mia emozione cresceva e si tramutava in un sorriso.
Facile essere allegri e creativi quando si ha a che fare con i bambini, penserete voi. Ed io non posso che essere d’accordo. Ma la cosa straordinaria che mi è successa la mattina di sabato mi ha fatto pensare che, come dicevo all’inizio, nella vita le magie accadono solo se c’è… il cuore.
Sono stata invitata a partecipare ad uno dei tantissimi incontri che hanno animato Milano in occasione di Bookcity (onore e plauso ai suoi organizzatori!). Il tema dell’incontro era “Milano curiosa”e a discuterne, moderate da Paola Bocci del Comune di Milano, insieme a me sono state chiamate altre persone che, nel corso degli ultimi mesi, hanno scritto su Milano, offrendo prospettive ed approcci diversi dal solito: Sara Dania di Italyforkids, Patrizia Zelioli che ha scritto Milano Millestorie ed Elda Cerchiari Necchi e Chiara Rosati autrici di Milano mia. Ecco, la cosa straordinaria, che mi ha profondamente emozionata, è stato il fatto che tutte noi, adulte, molto adulte, abbiamo parlato del nostro lavoro, delle nostre idee… con il CUORE. Era evidente che ogni riga scritta da ognuna di noi portasse con sé passione, voglia di condividere, amore. Ci siamo salutate con la netta sensazione che, da quella splendida sala della Biblioteca Sormani, tutte stessimo uscendo più ricche e pronte a dare inizio a nuove storie.
Non ho dubbi: la passione che si mette in quello che si fa, il cuore, appunto, è il motore delle nostre esistenze, apre infinite porte e spalanca itinerari inaspettati. A Milano e non solo.
Martina October 29, 2015 Artkids News, Blog, La mia Milano