Al museo con i bambini sì, ma attrezzati!
Un sabato pomeriggio al museo con i bambini o perché no una domenica mattina? Hai preso tutto o quasi, sciarpe, cappelli, guanti, chiavi di casa, portafoglio, un’occhiata veloce in borsa, il telefono in tasca ce l’ho… andiamo! I figli almeno ci sono tutti? Uno, due, tre… sì, forza andiamo! Alcune volte lo pensiamo chi ce l’ha fatto fare, sì che lo pensiamo, anche noi mamme appassionate d’arte, anche noi mamme che abbiamo fatto dei laboratori e le attività ludico ricreative extrascolastiche un credo. Poi però ne vale la pena!
Le prime volte al museo mi prendeva l’ansia: “non toccare!”, “attento, non andare troppo vicino!”, “non correre!”, “non si può mangiare qui dentro…”, “shhhhhh!”… Un incubo. Un incubo per me e un incubo per loro. Ora le cose sono diverse, arrivo attrezzata! Quaderni, guide, libricini, carte, kit, taccuino dell’esploratore di musei e ora anche l’app per i figli più tecnologici.
I figli non sono tutti uguali e quelli che amano colorare e disegnare hanno bisogno di carta e matite colorate… hanno imparato a sedersi davanti ai quadri e disegnarli, ascoltarli provando a copiarli, come facevano gli antichi. E’ un po’ come aprire un dialogo con il quadro e sentire che cos’ha da dire.
Poi ci sono i figli interattivi, quelli che devono fare devono muoversi, devono agire, e quelli pazzi per la tecnologia… a loro do in mano il telefono dove ho scaricato l’app Sky Arte HD per i Musei. L’ app è ideata da Sky Italia e dedicata ai bambini e i ragazzi tra i 7 e i 12 anni con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi in modo ludico e questa volta anche tecnologico alle opere d’arte dei musei Italiani. Il progetto è partito con quattro musei milanesi, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo del Novecento, il Museo Poldi Pezzoli e le Gallerie d’Italia, ma ne arriveranno presto altre. I ragazzi navigano nell’app e possono leggere la storia del museo e sfogliare una ricca galleria di immagini. Ma c’è di più i bambini possono giocare con le opere d’arte, magari seduti davanti ai quadri, un occhio al quadro un occhio allo schermo e sperimentarsi con giochi intuitivi e ad alta interazione. I ragazzi possono sfogliare le opere e leggere tutte le informazioni che le riguardano, ma posso anche approfondire i dettagli facendo i puzzle, imparare le parole chiave con il cruciverba a tema, memorizzare i quadri giocando a “memory” o conoscerli meglio con “disponi le opere”, tutto secondo tre diversi livelli di difficoltà per bambini più piccoli o più grandi oppure per esperti frequentatori di musei. Il mio preferito però è “abbina le parole” che affianca due quadri e fa scegliere tra quattro concetti quello che i due quadri hanno in comune facendo fare un passettino oltre ai nostri ragazzi. Proprio un bell’esercizio! La parte preferita dei miei figli invece è quella che lascia un po’ di spazio alla loro identità: possono memorizzare foto, aggiungere tag e creare una galleria di preferiti. Un’app che possono usare al museo, ma con cui possono giocare poi a casa ricordando l’esperienza fatta e rivivendola attraverso i giochi.
Mamme, non abbiamo più scuse, al museo con i bambini si può anche con quelli che non vogliono lasciare a casa la tecnologia e la tv, anche quelli più agitati e la cui attenzione non riesci a catturare mai, anche con quelli che dicono che si annoiano e poi vedrai incantati davanti alle opere con il naso all’insù. Basta andare attrezzati e alla fine ne vale sempre la pena!
Martina November 7, 2015 Al museo con i bambini, App, Blog