Manifesto dei Musei per i Bambini
Kids Art Tourism, Milano per i Bambini e ArtKids hanno lanciato una campagna sul web per raccogliere il maggior numero di idee e proposte riguardanti la tematica: come dovrebbe essere un museo alla portata dei bambini.
L’obbiettivo è quello di redigere un MANIFESTO DEI MUSEI PER I BAMBINI, un documento in cui saranno esposti regole e principi per I MUSEI CHE VOGLIONO ESSERE A MISURA DI BAMBINO.
Il manifesto verrà promosso presso le diverse strutture museali italiane che potranno poi decidere di aderirvi. La lista dei musei aderenti comparira’ nei nostri siti.
Il Manifesto vuole essere uno strumento per tutte le famiglie che vogliono andare al museo con i propri bambini, e allo stesso tempo un documento in cui ognuno puo’ esprimere il proprio sogno di “un museo per i bambini”!
Nelle nostre pagine facebook (http://www.facebook.com/pages/Kids-Art-Tourism/257606920962919 e http://www.facebook.com/Artkids.it), nel sito di KAT e qui raccoglieremo le proposte che possono essere anche sintetizzate in punti principali (se ne possono lasciare uno come 10). Ogni idea e suggestione puo’ essere inoltre mandata via mail a manifesto@kidsarttourism.com.
Per gli insegnanti proponiamo di sviluppare un’attività in classe su questa tematica facendo redigere il manifesto dei musei per i bambini e di inviarcelo. Il Migliore otterrà un riconoscimento.
Lasciateci il vostro sogno di museo ideale, saremo la vostra voce!
un esempio da studiare in museologia e vivamente consigliato a tutti http://www.cupnoodles-museum.jp/english/index.html
Che cosa ti ha colpito in particolare in questo Museo, Sara, che vorresti riproposto nei musei del nostro paese?
Non avendo molto contenuto da presentare come museo si sono concentrati su due laboratori che coinvolgono il visitatore nella presa di coscienza dell’atto produttivo, ma in maniera allegra creativa ed entusiasmante. Tutto con estrema organizzazione e professionalità da parte degli addetti ai lavori.
L’interattività poi di alcune installazioni rende il percorso “leggero” per il visitatore.
I laboratori non sono un box separato dove parcheggiare i figli. Troppo complesso e innovativo? Ma da qui si può trarre ispirazione.
Lo vorrei così 😉 http://www.kindermuseum.at/index
con spazi (morbidi per i piu’ piccoli) a misura di bambino
dove toccare, giocare, chiedere in libertà
con laboratori guidati
e esibizioni libere, da esplorare in autonomia
E per estensione vorrei che anche in tutti gli altri musei, anche in quelli non propriamente pensati per i bambini, si concedesse la libertà di movimento ( i miei figli adorano godere delle opere da terra, seduti o distesi) e possibilmente senza cerberi custodi che inorridiscono alla visione di carta e matite 😉
Anch’io penso che un museo a misura di bambino debba consentirgli di esplorarlo a tutto tondo, con la possibilità di toccare, sentire, ascoltare, vedere (anche con video o foto, non solo le opere d’arte)… mettendo in moto tutti i sensi, per lasciare ancora più spazio alle emozioni. Inoltre, non solo spazi morbidi o accoglienti e posti a sedere ogni tanto lungo il museo, curare anche la logistica. Mi spiego meglio, bagni con fasciatoi e accoglienza per famiglie con bimbi, uno spazio dove poter stare se c’è la coda senza fargliela vivere in prima persona e per ore (ma una stanza/spazio apposita con giochi o altro per esempio). Meno merchandising/fuffa e più proposte di contenuto (quanto ormai sono condizionati i bambini di oggi dalle marche e da tutti gli oggetti inutili?). Naturalmente anche laboratori e visite guidate di qualità, ma qui non rientriamo nella logica costi. Comunque potrebbe anche essere un museo a misura di famiglia e non solo bambini, perché anche i genitori possono beneficiare di modi più semplici, piacevoli e giocosi di respirare l’arte.
-che non siano luoghi silenziosi con cerberi in divisa.
-che ci sia un guardaroba per bambini, con magari un po di spazio per rivestire tutta la famiglia, con panchette e magari appendiabiti alla loro altezza. (al Jacquemart André, casa museo a parigi, impraticabile coi passeggini imprestano marsupi)
-che ci siano spazi e momenti durante il percorso di visita con delle “bolle” per disegnare, ascoltare la musica (magari in relazione con le opere)…
-bagni con changing room durante il percorso (almeno 1) onde vitare di rifarsi tutto il museo di Pergamom all’indietro alla ricerca di uno scambiatoio
-che la cafeteria abbia seggioloni
-divani, seggioline o che ci si possa sdraiare per guardare, colorare, parlare, ascoltare…
– che ci siano delle guide sparse, magari vestite da “opere d’arte” che spieghino/ facciano fare un’atelier a ruota continua. senza doversi prenotare… cosi si evitano le corse di tutta la famiglia per far fare l’atelier di disegno ad 1 solo figlio…un po’ stressante…In questo modo gli atelier sarebbero “aperti” un po’ a tutte le età.
ancora
-che ci siano delle riproduzioni dell’opera ad altezza bambino, magari per toccare con mano la differenza tra una tela e una tavola. Tra la materia di Pollok/ Burri e quella di Hopper/ Lichtestein…
-che l’accrochage si possa fare, qualora possibile, ad altezza bambino…magari delle opere più “fun”
Grazie Nini,
Per tutti i tuoi spunti!
Difficile che l’accrochage possa essere completamente a misura di bambino… Ma certo che da noi ho visto mostre a loro dedicate con quadri e didascalie ad altezza adulto, praticamente impossibili da vedere per un bambino! Magari una selezione di opere potrebbero essere ad altezza bambino, magari quelle selezionate per un percorso kids.
Grazie del tuo contributo Anna… Anche la logistica e’ importante infatti! Quanto alla offerta per famiglie sono pienamente d’accordo. Anche perché e’ facile confondere l’offerta distrattiva, che coinvolge i bambini e li distrae con attività ricreative intanto che i genitori vedono la mostra e un’offerta davvero rivolta alle famiglie che le coinvolga nella loro totalità con attività e iniziative che stimolino la condivisione e l’interazioni con l’opera d’arte ma anche tra i membri della famiglia.
[…] A proposito di iniziative/laboratori per bambini in spazi dedicati: lo scorso anno ho partecipato ad un laboratorio diverso dal solito con i miei figli. Un laboratorio incredibile, dove i bambini hanno potuto creare libri tattili e capire che non tutti hanno la fortuna di poter leggere con gli occhi … http://alesatoredivirgole.wordpress.com/2011/02/04/di-che-colore-e-il-vento/
Saluti
Davide, un semplice Alesatoredivirgole
Easy to understand,I like it!
Thanks to you Children Art!
Write me a private massage, I will give you details about theme.
😉
Un museo a misura di bambini | Artkids.it